Il governo neozelandese ha lanciato un fondo da 2 miliardi di dollari neozelandesi (1,22 miliardi di dollari) con BlackRock per aumentare gli investimenti nell’energia eolica e solare, nello stoccaggio delle batterie e nell’idrogeno verde, spingendo la Nuova Zelanda a diventare uno dei primi paesi al mondo ad essere interamente alimentato dalle energie rinnovabili.
La Nuova Zelanda ha costruito energia idroelettrica decenni fa, e ora la percentuale di energia rinnovabile nella rete è di circa l’82%, e il governo neozelandese mira a raggiungere il 100% di produzione di energia rinnovabile entro il 2030. Il primo ministro neozelandese Chris Hipkins ha dichiarato: “Questo fondo è un punto di svolta per il settore delle tecnologie pulite e un passo pragmatico e pratico per il governo per far crescere effettivamente la nostra economia e creare posti di lavoro accelerando al tempo stesso l’azione per il clima”. Hipkins ha affermato che il fondo consentirà alle aziende neozelandesi di commercializzare la loro proprietà intellettuale tecnologica in tutto il mondo.
Hipkins ha affermato che sarebbe necessario un investimento totale di circa 26 miliardi di dollari per rendere completamente verde la rete e che “lavorare con e sostenere l’industria per affrontare la crisi climatica è una cosa naturale da fare”. Il CEO di Blackrock Larry Fink ha dichiarato: "Il mondo è alla ricerca di modelli di collaborazione tra il settore privato e quello pubblico per garantire una transizione energetica ordinata, giusta ed equa".
Ma David Seymour, leader del partito liberale ACT della Nuova Zelanda, ha affermato che il piano del governo aumenterà i prezzi dell’elettricità e farà ben poco a beneficio dell’ambiente. "I neozelandesi non vogliono essere sottoposti a un esperimento sul cambiamento climatico 'prima mondiale' che significhi che il governo controllerà le loro vite", ha detto Seymour in una nota.